Accademia Ambrosiana
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana, nei giorni 23-24 ottobre 2025 tiene un convegno scientifico internazionale che ha per tema la considerazione storica e attuale della Filologia slava. Nel momento della sua nascita, alla fine del secolo XIX, da alcuni dei suoi padri la nozione di "Filologia slava" venne dilatata fino a farne la scienza onnicomprensiva degli slavi, ovvero la disciplina che si occupa delle lingue, delle letterature, delle culture e delle storie di tutti i popoli compresi nello spazio linguistico slavo. Questa visione unitaria creò nel Novecento - con il predominio della Russia e l'inclusione di tutti i paesi slavi, tranne la Jugoslavia, nel Patto di Varsavia - una sensazione di forte compattezza linguistica e culturale. Non mancarono, tuttavia, le obiezioni a questa visione apparentemente unitaria e quasi monolitica: da un lato il riconoscimento della diversità di metodo e contenuti per la filologia, la linguistica e la storia, dall'altro la messa in evidenza della diversità delle componenti linguistiche ed etniche del mondo slavo, motivavano la richiesta di una settorializzazione della slavistica in più discipline. Questa spinta alla suddivisione e parzializzazione si è vieppiù accentuata dopo il 1991, portando fino alla dichiarazione dell'inesistenza di una Filologia slava in favore dell'affermazione di diverse Filologie nazionali di Paesi slavofoni, così come all'individuazione di macroaree in cui dividere il mondo slavo (Slavia orientale, occidentale, meridionale). Questo processo non si è ancora fermato, ma vive - nella tragicità dell'attuale situazione geopolitica nell'Europa orientale e non solo - spinte fortissime verso un'ulteriore frammentazione degli ambiti disciplinari e linguistici. Nasce allora la domanda se abbia senso - ora e in futuro - considerare la possibilità di una visione unitaria della Slavistica, o se tale prospettiva - che pure ha degli aspetti radicati nella linguistica storica - sia del tutto da abbandonare.
Il convegno della Classe di Slavistica si propone di indagare la vicenda della Filologia slava, mettendo in luce le diverse prospettive, le complesse dinamiche storiche e le proposte di rilettura di questa disciplina che, lungi dall'essere pura speculazione accademica, può e vuole proporre uno sguardo capace di offrire prospettive fondate in vista di un ripensamento della considerazione interna ed esterna del mondo slavo e della sua importanza per la contemporaneità. Le tre sessioni del Convegno, che hanno per titolo: 1. La concezione unitaria del mondo slavo; 2. La nuova pluralità: analisi della frammentazione; 3. La visione attuale del mondo slavo, vedranno alternarsi come relatori Accademici di chiara fama provenienti da Italia, Belgio, Polonia, Germania, Bulgaria, Slovacchia. Nel corso del convegno avrà luogo anche il solenne Atto accademico che porterà alla nomina dei nuovi membri della Classe di Slavistica dell'Accademia Ambrosiana (Cristiano Diddi, Giulia Lami, Marzanna Kuczyńska, Tereza Obolevich, Peter Žeňuch, Accademici Ordinari; Sergio Rapetti, Accademico Onorario).
L'ingresso al convegno è libero e particolarmente raccomandato agli studenti di discipline linguistiche e storiche e a quanti hanno interesse per una lettura del nostro tempo approfondita e fuori dalle logiche mediatiche più superficiali.
Possibilità di seguire online
Locandina e programma qui: LOCANDINA_Dies Slavistica.pdf e qui: CS.Dies Academicus.Slavistica.pdf
INFO UTILI:
Al Dies Academicus l’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
Le sessioni saranno videoregistrate e trasmesse via streaming sul canale YouTube della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
Per informazioni sulla Classe di Slavistica si può scrivere a: segreteria.slavistica@ambrosiana.it
La Pinacoteca Ambrosiana è aperta e visitabile negli orari qui indicati:
Da lunedì a domenica 10.00 – 18.00
Mercoledì chiuso