Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"
Il Convegno Internazionale NEDANTEN (Northern European Dante Network) è organizzato dal Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell’Università di Napoli L’Orientale in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Università Jagellonica di Cracovia, l’Istituto di Scienze Umane dell’Università di Tallinn e il Dipartimento di Filosofia, Studi Classici, Storia dell’Arte e delle Idee dell’Università di Oslo. Il convegno intende affrontare, alla luce delle più recenti acquisizioni della critica dantesca, la presenza di figure e della figuralità nelle opere dantesche, nonché una poetica dell’aperto e del chiuso, della precisione e della immensurabilità, e da qui aprirsi all’indagine di una pluralità di temi e di intersezioni sul piano storico, linguistico e letterario. Ad essere approfondite, dunque, saranno le diverse modalità di percezione e (ri)appropriazione generatesi nel corso dei secoli dall’incontro tra l’oggetto (il testo dantesco) e i suoi soggetti (dallo stesso autore al vasto e variegato universo dei suoi destinatari), il ricorso alla figuralità, in particolare alle macrofigure o alle microfigure , in una costante anche di senso, straordinariamente adatta per organizzare un discorso in cui può collocarsi una riflessione sulla natura transculturale dell’immaginario dantesco. La macrofigura è la soluzione formale attraverso la quale viene definito un tema, forte e più volte rappresentato nella stilistica visuale di un autore. Questo tema è suscettibile di una sintesi transculturale per la quale vengono recuperati, condensati in immagini ricorrenti, elementi appartenenti all’universo di origine e suggestioni maturate in seguito al contatto con un nuovo codice di rappresentazione e di riferimento. Se la macrofigura organizza l’intero testo; come tale, essa è in grado di subordinare a sé le altre figure di portata inferiore, ossia le microfigure: le figure stilitiche in senso tradizionale. Con il convegno si vuole incoraggiare pertanto contributi interdisciplinari e diacronici che tocchino, tra gli altri, i seguenti punti: riflessioni teoriche ed esegetiche dell’autore sulla propria opera legate alla categoria formale della figuralità: ‘punto’, ‘nodo’, ‘sigillo’, ‘confine’, ‘cerchio’, ‘acqua’, ‘albero’, ‘pomo’, ‘fiore’, ‘fuoco’ ecc., con l’intenzione di avvicinarsi al poema sotto il segno della liminarità che tenga conto di una lettura sostenibile e inclusiva in chiave ecocritica, che non esclude questioni di geografia, filologia, metaletterarietà, ermeneutica e storia culturale ma che si pone al servizio di una definizione transculturale dell’immagine e restituita, più volte e a distanza di tempo, nelle opere del poeta fiorentino per un Dante globale; epistemologie e/o rielaborazioni teoriche ed esegetiche dei lettori dell’opera dantesca (divulgatori, commentatori, critici, traduttori, scrittori e artisti variamente “in dialogo” con l’autore) relative alle categorie indicate al punto precedente; esplorazione di diverse concezioni estetiche e modalità ricettive delle opere dantesche in diverse aree culturali; applicazioni e usi critici, creativi o performativi (interpretazioni, traduzioni, rielaborazioni, trasposizioni, rifacimenti) delle suddette categorie in relazione alle opere dantesche.
Locandina, programma qui: Locandina_NEDANTEN.pdf , Programma_NEDANTEN (1).pdf