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Dostoevskij e l’eroe solitario

Dostoevskij e l’eroe solitario

Autore/i: Giulia Gigante

Editore: Agorà & Co.

Luogo: Sarzana-Lugano

Anno: 2021

Al centro dell’universo narrativo di Dostoevskij c’è sempre l’uomo, nella sua miseria e nel suo splendore, nella sua unicità e nella sua universalità. L’uomo con i suoi dubbi e le sue convinzioni, le piccolezze e le smisurate passioni, gli affanni e le idee grandiose, le paure e i raptus, i sogni ad occhi aperti e quelli ad occhi chiusi. L’uomo e tutta la gamma di interrogativi maledetti – di natura etica, esistenziale, religiosa, sociale, politica – a cui non è possibile trovare una risposta. L’uomo e la sua solitudine. Lo stato d’animo degli eroi solitari è cruciale per lo sviluppo delle opere di cui sono protagonisti. Il primo saggio del volume si sofferma sul solipsismo di questi eroi, sulla loro stravaganza, sulla genesi della solitudine e le strategie di fuga mentale, su conseguenze estreme come lo sdoppiamento dell’identità. Traccia un paradigma dello sviluppo del motivo dell’eroe solitario e ne individua il culmine in un’azione dirompente che dovrebbe spezzare le catene della solitudine, ma che quasi sempre non sortisce l’effetto sperato. Il secondo saggio individua nell’Idiota un percorso narrativo di tipo onirico e il terzo analizza il modo in cui Dostoevskij si sottrae alle convenzioni letterarie del suo tempo e sceglie di affrontare argomenti di cui normalmente non si parla, infrangendo una serie di tabù di natura etica, ma anche linguistica.