“Padrone e servitore”, racconto magistrale scritto da Lev Tolstoj negli anni della maturità, s’iscrive tra le opere brevi più pregnanti e più sapientemente costruite dell’autore. La narrazione inizia sommessamente con un tono quasi dimesso e un’ambientazione provinciale, in una giornata algida e nevosa come tante in Russia, ma ben presto vira repentinamente in un attimo-impennata destinato a mutare ineluttabilmente il corso degli eventi. Al termine del racconto risuona lancinante l’interrogativo metafisico che lo scrittore formula al lettore ma soprattutto a se stesso. Che cosa ci attende dopo la morte?