Quarantaquattro autori rendono omaggio a colei il cui nome, Ljiljana, deriva da «giglio» evocando nei contributi che in questo volume le dedicano la raffinatezza della persona e la qualità della sua attività accademica. Persida Lazarević Di Giacomo, Svetlana Tomin, Lidija Delić, Andrijana Jusup Magazin, Marko Radulović, Elvira Diana, Roberta Sala, Miriam Sette, Virna Karlić, Olja Perišić, Giulia Baselica, Olivera Popović, Vesna Kilibarda, Nada Savković, Ana Pravuljac, Mirjana Arežina, Vesna Cidilko, Zorana Kovačević, Deja Piletić, Dragana Vukićević, Gabriele Mazzitelli, Dejan Ajdačić, Maria Rita Leto, Sanja Roić, Rosanna Morabito, Maria Fornari, Svetlana Šeatović, Ivica Baković, Małgoržata Filipek, Renato Gendre, Mario Enrietti, Isidora Bjelaković, Vittorio Springfield Tomelleri, Milica Marinković, Jelena Drljević, Nataša Vučenović, Katarina Zavišin, Marija Runić, Aleksandra Pavlović, Kristina Jaworska, Marija Mitrović, Nadia Caprioglio, Vladan Bajčeta e Marija Bradaš in queste pagine riprendono suggestioni e spunti di ricerca vecchi e nuovi, ma affrontano anche percorsi interpretativi inediti superando i rigidi confini delle aree disciplinari d’appartenenza, consapevoli che Ljiljana Banjanin abbraccerà tutti con stile e discrezione, come il giglio bianco che William Blake preferì a ogni altro fiore per la sua raffinatezza: «Non una spina non una minaccia macchieranno la sua bellezza luminosa».