Le «Memorie di un assedio» di Lidija Ginzburg offrono una straordinaria testimonianza sui novecento giorni d’assedio di una Leningrado trasfigurata dalla guerra, luogo di devastazione e morte. Questi diari sono insieme cronaca storica e riflessione filosofica sulla condizione dell’assediato: il protagonista, un intellettuale denominato N, quasi un alter ego maschile dell’autrice, diventa il simbolo della resilienza, dell’individuo che lotta per preservare la propria dignità malgrado la degradazione disumanizzante.