«Una forestiera della letteratura russa» – così è stata definita dalla critica Sofija Parnok (Taganrog, 1885 – Karinskoe, 1933), la prima «Saffo» russa. Tra i suoi amori più noti, ritroviamo la poetessa M. Cvetaeva; a lei questa «giovane tragica Lady» ispirerà il ciclo Podruga (Amica). Fin dalla prima raccolta intitolata Stichotvorenija (Poesie, 1916), Parnok sviluppa un percorso poetico insolito e decisamente personale, lontano dai contemporanei influssi simbolisti e acmeisti, ma accostabile piuttosto alla poetica di E. Baratynskij, F. Tjutčev e K. Pavlova. Prendendo le distanze dai modelli decadenti del lesbismo letterario in voga nel primo Novecento, Parnok interpreta il tema amoroso in modo originale, con esiti davvero sorprendenti per la poesia femminile russa del «secolo d’argento».