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Viktor Nekrasov e l'Italia

Viktor Nekrasov e l'Italia

Autore/i: M. Sabbatini

Editore: Universitas Studiorum

Luogo: Mantova

Anno: 2018

Viktor Platonovič Nekrasov (Kiev 1911 – Parigi 1987) noto ai lettori sovietici con il romanzo Nelle trincee di Stalingrado (premio Stalin, 1947), si distingue come una voce originale del disgelo chruscioviano, grazie alle novelle Nella città natale (1954) e Kira Georgievna (1961) e ai discussi resoconti di viaggio, Prima conoscenza (1958) e Di qua e di là dall’oceano (1962). Il dialogo con l’Occidente, la denuncia dell’antisemitismo sovietico e le posizioni di dissenso lo avrebbero costretto all’emigrazione nel 1974. Attraverso gli scritti nekrasoviani, i documenti di archivio e i testi di critica, si ripercorrono le vicende dell'autore nel passaggio cruciale della sua evoluzione letteraria, legata al dibattito intellettuale italo-sovietico degli anni Cinquanta e dei primi anni Sessanta. Nel confronto con figure del calibro di Carlo Levi e Pier Paolo Pasolini si consolida in Nekrasov l’idea di scrittura come personale forma d’impegno civile, come incessante ricerca della verità sull’uomo e sul suo tempo.