Un singolare cammino à rebours, quello fatto da Carla Maria Solivetti nel suo percorso di studi: dalle avanguardie russe dei primi decenni del '900 indietro fino agli anni 1830-1840: da Chlebnikov a Gogol', scrittori solo cronologicamente lontani, accomunati dalla stessa fascinazione per la lingua russa e per le sue straordinarie capacità espressive, entrambi insuperati maestri dell'arte verbale. Il volume raccoglie otto tra i saggi di argomento gogoliano dell'Autrice, pubblicati negli ultimi quindici anni, ora in italiano, ora in russo, che spaziano dal racconto "Il Vij" ai "Racconti di Pietroburgo", a "Roma" e al "poema" "Le anime morte". L'ultimo saggio qui presentato, "Dipingere con le parole, narrare con il pennello: Gogol' e Chagall", chiude il cerchio, collegando direttamente l'avanguardia e Gogol'. I saggi compongono un quadro interpretativo non solo originale, ma anche coerente e illuminante, esplicitando la continuità della metodologia d'indagine della studiosa e fornendo un'immagine critica del tutto nuova, e avvincente, dell'opera gogoliana e del suo autore.